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104 congetture probabili

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Schiaparelli - Le stelle cadenti.djvu{{padleft:108|3|0]]vicinamento della cometa al pianeta perturbatore. Mentre dunque si cambiava l’orbita della cometa, si manifestava pure con grande intensità la forza divellente del pianeta perturbatore, ed è possibile che certe correnti meteoriche abbiano avuto principio in questo modo.

Riassumendo le cose fin qui esposte, si conclude: 1.° che le comete, a cagione della grande rarità della loro materia, e della tendenza che hanno a comporsi in una struttura granulare, possono offrir campo alle forze divellenti del Sole (e probabilmente anche dei pianeti) di esercitare la loro influenza. 2.° che l’avvicinamento delle comete al Sole nei periodi delle loro apparizioni, col produrre nella loro struttura i più grandiosi sconvolgimenti, può in grado eminente aiutare a disperderle in parte e dar campo alle forze divellenti suddette di manifestarsi con un più alto grado d’intensità. 3.° che il concorso di queste azioni può verosimilmente bastare a sottrarre alcune parti dell’influsso attrattivo del nucleo principale, rendendole da quello indipendenti. 4.° che, ottenuto una volta questo risultato, la dispersione di quelle parti lungo l’orbita, e la formazione di una corrente è conseguenza inevitabile, e pura questione di tempo.

Prego chi mi ascolta di notare, che la dispersione di cui si tratta si fa lungo l’orbita della co-

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