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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Scientia - Vol. VII.djvu{{padleft:320|3|0]]della antitossina tetanica dovrebbe appunto avvenire per rapidi processi rigenerativi del sistema nervoso; ora è provato che appunto in questo tessuto la rigenerazione è lentissima o impossibile. A questa obbiezione si rispose che la produzione della antitossina deve essere considerata come dipendente dalla rigenerazione di porzioni di molecole protoplasmatiche e non di intiere cellule e che tali rigenerazioni debbono avvenire in tutte le cellule funzionanti, come atti anabolici riparatori delle fasi disintegrative nel metabolismo cellulare.
Il Gruber è stato, fin dal 1901, uno degli oppositori più validi della ipotesi di Ehrlich e anche di recente è tornato sull’argomento per mostrare i punti deboli di questa teoria.
Secondo il Gruber, gli anticorpi non sono affatto parti costituenti dell’organismo: essi sono prodotti di secrezione di determinate cellule del corpo che si formano sotto l’azione stimolante delle tossine: ma non sono gli organi sensibili al veleno, bensì altri organi, forse i tessuti ematopoietici, le ghiandole a secrezione interna ecc., che producono gli anticorpi.
Inoltre, sempre secondo il Gruber, la ipersensibilità verso certe tossine, che mostrano alcuni animali immunizzati in alto grado, non è compatibile colla teoria di Ehrlich, secondo la quale non si spiegherebbe neanche il periodo di incubazione che passa fra l’iniezione di una tossina, ad es., e l’apparire dei fenomeni di avvelenamento.
A tutte queste obbiezioni l’Ehrlich ha risposto citando serie di fatti e difendendo strenuamente la propria ipotesi, la quale è ancor oggi argomento di vive ed interessanti discussioni: l’autore di essa ha indubbiamente il merito di aver stimolato gli studiosi a nuove ricerche nel campo tanto vasto ed ancor tanto oscuro dell’immunità.
Leggi di azione delle antitossine.
Che la antitossina agisca direttamente sulla tossina, è dimostrato dal fatto che adatte miscele di tossina ed antitossina, preparate in vitro, risultano al tutto innocue per gli animali a cui vengano iniettate. Ciò fu anzitutto dimostrato da Ehrlich mediante i suoi classici esperimenti con la ricina e l’antiricina e poi da Kopsch per il siero tossico di anguille, da Stephens e Myers per il veleno del cobra, da Morgenroth per la crotina, dimodochè su tale argomento non esiste ora