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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Scientia - Vol. VII.djvu{{padleft:390|3|0]]tori: in primo luogo per mezzo dell’insegnamento a cui si legano insieme ragioni affettive e abitudini che tendono a rendere più facili o diffìcili certe associazioni; in secondo luogo perchè ogni coordinazione di lavoratori del pensiero entro gl’istituti scientifici e didattici crea degl’interessi di classe, talora veri interessi economici in senso stretto, ma più spesso interessi morali non meno potenti, che vertono infine su tutte le forme di compenso che la società moderna corrisponde al lavoro scientifico.
Condizioni del progresso scientifico.
Se ora cerchiamo di spingere più innanzi il confronto fra la produzione scientifica e la produzione industriale, siamo condotti a rilevare alcune differenze notevoli.
Il regime dell’industria — nel sistema liberistico — lascia sussistere una infinita varietà di associazioni, che secondo le circostanze possono dar luogo ad un resultato economico; lo sviluppo libero riesce a ridurre continuamente il peso delle ragioni storiche e a promuovere il progresso; l’economia che si riferisce all’avvenire tende a prevalere in ogni momento sopra l’economia che consiste nella migliore utilizzazione del passato.
Invece il sistema della produzione scientifica, nella maggior parte dei paesi che hanno una tradizione di cultura, è subordinato ad organizzazioni statali o quasi statali, che tendono a favorire una distribuzione più conforme del lavoro e ad accrescere il peso dei legami tradizionali.
Eppure le condizioni del mercato industriale — che si vanno generalmente livellando da luogo a luogo e diventano ognor più governate da esigenze tecniche uniformi — consentirebbero qui una assai maggiore uniformità di criterii nella divisione del lavoro, in confronto alle condizioni dell’ambiente scientifico.
Il progresso della Scienza esige infatti la più grande libertà d’iniziative e varietà di coordinazioni; non soltanto la libertà negativa che lascia teoricamente a ciascun ricercatore di percorrere una propria via, ma la libertà positiva che gli assicura i mezzi della ricerca e non ricambia l’atteggiamento originale colla prospettiva di un danno qualsiasi.