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le teorie sulla immunità 53

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Scientia - Vol. VII.djvu{{padleft:61|3|0]] esercito di difesa dell’organismo per lottare contro la propagazione dei microbi patogeni, ed il prodursi o no di una infezione dipende dall’esito di questa lotta, la quale è combattuta per mezzo di sostanze specifiche elaborate sia dai bacteri, sia dai fagociti.

Se i fagociti sono insensibili alle toxine bacteriche, essi riescono ad incorporare il nemico, se oltre a ciò posseggono la capacità di elaborare enzimi bacteriolitici, i germi incorporati vengono rapidamente distrutti: se invece i fagociti non posseggono poteri bacteriolitici, se sono troppo sensibili ai veleni segregati dai bacteri, la fagocitosi non ha luogo, e la malattia si sviluppa.

Alla teoria della fagocitosi, che così fu dapprima formulata dal Metschnikoff, furono rivolte numerose e gravi obbiezioni, tantochè l’autore stesso si trovò costretto e a trasformarla e ad ampliarla.

B. - Teorie umorali.

Il fatto sicuramente stabilito, che cioè può talvolta avvenire distruzione dei bacteri in un organismo immune senza il concorso di fagociti, è stato la prima origine di un secondo gruppo di teorie che sono le teorie umorali.

Fu il Pfeiffer che fece per il primo questa osservazione così importante. Egli constatò che gli spirilli del colera, iniettati nella cavità peritoneale di conigli e di cavie, non provocano alcun fenomeno di fagocitosi e nondimeno vanno incontro a processi degenerativi, si trasformano, si riducono in granuli, infine poi a poco a poco si dissolvono e spariscono.

Il Pfeiffer, dopo aver iniettato colture di colera nell’addome delle cavie, raccolse l’essudato che si era formato nella cavità peritoneale e, pur avendolo separato da tutti i leucociti per mezzo della centrifugazione, vide che era ancora capace di distruggere gli spirilli del colera.

Inoltre fu anche osservato da diversi sperimentatori, che i microrganismi superstiti difficilmente vivono e si sviluppano nel siero di sangue da poco raccolto, e se mai vi vegetano più tardi, quando il siero comincia ad alterarsi. Le proprietà bactericide del siero di sangue furono constatate primitivamente dal Fodor e studiate in seguito da Nuttall, da Nissen, da Behring, da Buchner e da altri: secondo questi autori non

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