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le teorie sulla immunità | 57 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Scientia - Vol. VII.djvu{{padleft:65|3|0]] mentre alcuni bacteri sono sensibilissimi e in egual grado, all’azione bacteriolitica e opsonica, come il vibrione del colera e il bacillo del tifo, altri invece sono insensibili all’azione bacteriolitica e sensibilissimi all’azione opsonica; così il micrococco melitense, lo streptococco, il bacillo della peste.
La dottrina di Wright non è andata esente da severe critiche e da discussioni vivaci.
Un’altra teoria umorale-cellulare è quella delle bacteriotropine. Con questo nome sono state descritte sostanze, presenti nel siero di animali immunizzati, le quali agirebbero anch’esse, come le opsonine, sui bacteri, facilitando la loro distruzione per parte delle cellule dei tessuti.
Queste sostanze sono state studiate da Neufeld e Rimpau, e hanno in comune con le opsonine specifiche, la termostabilità (non sono inattivate dal riscaldamento a 60°); esse quindi vengono da alcuni identificate con le opsonine termostabili e, dagli oppositori della dottrina di Wright, con le altre sostanze bactericide presenti nei sieri specifici.
D. - Teoria degli enzimi bacteriolitici di origine bacterica.
Molti bacteri, in dati momenti della loro vita, hanno la proprietà di elaborare sostanze, capaci di distruggere loro stessi (enzimi bacteriolitici) e questo fatto, che fu per la prima volta messo in evidenza da Emmerich e Loew, è la cagione dei processi degenerativi che, con tanta facilità, si riscontrano nelle cellule batteriche, ricavate da vecchie colture. Non è difficile separare da vecchie colture, liquidi che contengono questi enzimi ed allora si può constatare al microscopio che tali liquidi esercitano un’azione dissolvitrice anche su bacteri che si sono sviluppati da poco tempo. Si è visto anche che alcuni bacteri secernono enzimi, che sono capaci di disciogliere solo certe specie microbiche, altri, come il piocianeo, elaborano enzimi, che hanno una notevole azione dissolvente su numerosi bacteri.
A questi enzimi bacterici si dà il nome generico di nucleasi e si designano con nomi diversi gli enzimi che, con una tecnica speciale, si possono preparare dalle diverse specie bacteriche. Così l’enzima del piocianeo viene distinto col nome di piocianase, quello del bacillo del carbonchio col nome di antracase.
Secondo Emmerich e Loew, i bacteri elaborano nucleasi anche quando si sviluppano negli animali, e su questi fatti è