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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Scientia - Vol. VII.djvu{{padleft:68|3|0]] la intossicazione dipenda sopratutto dalla fissazione delle molecole tossiche sulle molecole protoplasmatiche; sensibilità d’un dato tessuto per una certa tossina significa capacità che il tessuto possiede di fissare le molecole di questa tossina: l’immunità ha luogo quando non sussistono le condizioni di questa fissazione. La possibilità della fissazione di una tossina su di un protoplasma è pure condizione necessaria, ma non sufficiente per la intossicazione, poichè, affinchè questa si verifichi, vi è bisogno che la tossina fissata possa esercitare la sua azione distruttiva nel protoplasma cellulare.

Ora, vi sono due diverse ipotesi, destinate a rappresentarci questi fenomeni: una è la ipotesi di Ehrlich, secondo la quale debbono esistere corrispondenze specifiche tra le strutture molecolari delle tossine e dei protoplasmi, affinchè questi secondi siano sensibili alle prime; inoltre la tossina possederebbe due gruppi atomici distinti, il gruppo aptoforo, destinato ad unirsi con un corrispondente gruppo molecolare del protoplasma che è detto ricettore, e il gruppo tossoforo, a cui si debbono le vere proprietà tossiche.

Secondo un’altra ipotesi la fissazione delle tossine sui protoplasmi non avverrebbe secondo proporzioni definite, ma dipenderebbe da affinità di assorbimento del protoplasma di fronte alle tossine, e la quantità delle tossine assorbite dipenderebbe dalla legge della azione delle masse e dal principio di ripartizione, e così si potrebbero paragonare i fenomeni della intossicazione specifica ai fenomeni delle colorazioni elettive.

Si ha l’immunità, quando cangiano le relazioni tra tossine e protoplasmi, o quando le tossine si uniscono con altre sostanze (antitossine) e non possono più fissarsi sui costituenti cellulari.

Per questo si usa anzi tutto distinguere la immunità in istogena e in umorale.

a) L’immunità istogena è quella che dipende da una speciale struttura dei protoplasmi cellulari, che costituiscono l’organismo refrattario al veleno.

Possono darsi i seguenti casi:

1.° Per una condizione naturale e congenita mancano, nei protoplasmi dell’animale insensibile, le condizioni per la fissazione su questi di una data tossina. Si parla allora di immunità istogena congenita.

Ciò è stato messo in evidenza da Metschnikoff, il quale

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