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L’OPERA DI J. H. VAN ’T HOFF



Jacopo Enrico van ’t Hoff nacque il 30 agosto 1852 a Rotterdam, dove suo padre esercitava, ancora non molti anni fa, la professione di medico. I suoi antenati ricoprivano da secoli la carica di borgomastro del piccolo villaggio de Groote Lindt presso Rotterdam. Egli discendeva dunque da una delle antiche famiglie di quella austera e forte borghesia olandese, che i quadri di tanti pittori ci mostrano adunata, volta a volta, nei civici consigli, nelle dotte assemblee o nelle compagnie armate a difesa della patria. E di questa forte razza riproduceva nella fisonomia i tratti esteriori, come se ne ritrovavano nel suo carattere le migliori doti morali.

L’inizio della sua carriera scolastica fu modesto: seguì le scuole elementari in un piccolo villaggio e percorse poi gli studi secondarî nella sua città natale. Non sembra che i suoi parenti avessero una grande fiducia nel suo avvenire; certo si è che essi non aderirono subito al suo desiderio di seguire gli studî della scienza pura a cui si sentiva portato; egli dovette anzitutto iscriversi alla scuola politecnica di Delft dove dopo due anni sostenne l’esame finale ed ottenne il diploma di tecnologo.

Accontentata la famiglia coll’ottenimento di un diploma professionale, ne ottenne finalmente l’agognato permesso di dedicarsi agli studî scientifici e nel 1871 si iscrisse alla Università di Leida, la più antica e famosa sede di studî dei Paesi Bassi. Qui proseguì lo studio della matematica e della

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