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sempre così | 145 |
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Volta alla gente che a mirar s’appressa,
Dicea con voce ipocrita e sommessa:
Ozio e lascivia li trasse a morte:125
E nel peccato l’alma spirar.
Son degni entrambi della lor sorte.
Popolo incauto non gl’imitar!
Veglia e lavora, paga il tuo pane,
Da mane a sera, da sera a mane.130
Veglia e lavora sempre così
Fino alla fine de’ tuoi brevi dì.
Sempre così!
II.
Sempre così? — Ricada
L’orribile blasfema135
Sul capo a chi parlò!
La fame, il duol, la spada,
Onde la vita è scema
Perdona a chi passò.
Sacra è la morte, e monda140
Col freddo bacio ogni orma
De’ nostri brevi error.
Una virtù profonda
Rinvergina e trasforma
La stessa tabe in fior.145
Uomo non è chi turba
Quella funerea pace
Che su que’ volti sta!
Spira all’afflitta turba
Da quel labbro che tace150
Un senso di pietà.
Tolta alla cieca sorte
Sarà la benda antica,
E sarà legge il ver.