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134 | il collare di budda |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Senso.djvu{{padleft:136|3|0]]di agarico e il peso di sei scudi di vino bianco: mèlez le tout ensemble, et les faites avaler.
Qui scoppiò una lunga risata; ma il dottore biondo continuava imperterrito: — Farmaco per impedire che la rabbia si manifesti: “Pigliate del latte di vacca appena munto, mettetegli in fusione della pimpinella selvatica, e fatene bere tutte le mattine per nove giorni.„ —
Lo speziale, messo in curiosità dalle risa dei dottori, era andato ad ascoltare.
— Ha inteso? — disse a Gioacchino — basta bere per nove mattine il latte con la pimpinella. —
Ma il quarto medico, il quale non aveva mai aperto bocca, e pareva che sonnecchiasse, si alzò e, preso in disparte Gioacchino, gli bisbigliò con molta solennità in un orecchio:
— Lasci sbraitare questi signori. Il fatto è questo, che la trasmissione dell’idrofobia da uomo ad uomo è cosa oramai certissima. Se dunque il cane era idrofobo, l’amico è spacciato. Il punto sta qui: sapere se il cane era idrofobo; e, poichè i cani idrofobi non guariscono mai, sapere se il cane è vivo e sano.
Se il suo amico o lei o qualche conoscente avessero bisogno di un medico, eccole il mio biglietto da visita.
Gioacchino uscì sbalordito, mezzo tramortito, barcollando sulle magre gambe.
Sapere se il cane è vivo! Gioacchino si rammentò del collare che aveva in tasca. Gli venne