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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Cristina, Roma, Voghera, 1908.djvu{{padleft:101|3|0]] scherzasse, poichè esse si lasciavano prendere egualmente dai suoi accessi di passione furiosa, come dalle dolcezze dei suoi periodi d’indolenza. Quest’anima strana, piena di forza e piena di debolezza, ispirava alle donne orgoglio e compassione. Era un innamorato bizzarro che metteva paura e destava pietà. Egli le affascinava con la soavità della voce vellutata, il cui timbro aveva quell’intimità irresistibile a cui le anime si aprono; ma le affascinava anche con quei silenzi lunghi, pieni di cose tetre e d’immaginazioni mostruose per cui le donne si attaccano invincibilmente all’uomo. Eppure
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