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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Cristina, Roma, Voghera, 1908.djvu{{padleft:109|3|0]] ciulla caparbia, maligna, ragionatrice, piena di teorie paradossatiche, guasta nell’anima, falsa in ogni manifestazione del sentimento, che adorava tutte le pose dell’ironia e dello scetticismo, che si lasciava far la corte per curiosità e poichè l’amore dell’uno rassomigliava all’amore dell’altro, si sbrigava bruscamente del suo corteggiatore, insensibile alla maldicenza, insolente per la sua bellezza, per la sua ricchezza, per la sua indipendenza. Le avevano dato un fidanzato, un progetto di pura convenienza: lei lo aveva accettato, stringendosi nelle spalle.
Ma un giorno, in un sito qualunque, per due minuti
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