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126 sacrilegio

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Cristina, Roma, Voghera, 1908.djvu{{padleft:128|3|0]] ritto alla sua via, quasi rigido, quasi inflessibile. Sembrava il resoconto imparziale, nè severo, nè indulgente, di un giudice che ha dimenticato di essere uomo. Non portava opinione di narratore, sembrava che in lui tutto tacesse dalla coscienza alla fantasia, e che solo operasse lucidamente, algebricamente, la memoria. Teresa ascoltava, senza guardare Guido, distesa nella sua poltroncina, con gli occhi socchiusi, immobile, senza interromperlo mai, attenta forse, disattenta forse, ma simile alla sfinge che tutto pensa dietro la sua fronte di liscio granito. Lui narrò a lungo, a lungo: suo-

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