< Pagina:Serao - Cristina, Roma, Voghera, 1908.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
134 | sacrilegio |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Cristina, Roma, Voghera, 1908.djvu{{padleft:136|3|0]] mente, con una strisciatura lieve delle dita, una carezza di pietà, che parea dicesse:
— Poveretta, poveretta.
Quella compassione segreta, di un essere infelice verso una creatura infelice, faceva sgorgare le lagrime di Teresa. A lei, immobile, di sotto le palpebre abbassate, piovevano le lagrime sulle guancie, disfacendosi sul collo e sul petto, senza che lei le asciugasse. Allora sentiva un tocco leggiero di mano sfiorante i capelli, come un soffio, come una carezza che parea dicesse:
— Poveretta, poveretta.
Ma niente altro. In breve l’uno sapeva la storia del-
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.