< Pagina:Serao - Cristina, Roma, Voghera, 1908.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
136 | sacrilegio |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Cristina, Roma, Voghera, 1908.djvu{{padleft:138|3|0]] e vita. Teresa e Guido lo guardarono per molto tempo, senza dire nulla. Infine Guido, covrendole delicatamente la bocca con la mano, le disse, con la sua voce insinuante e quasi parlante in sogno:
— È strano. Nella fronte e negli occhi, voi le rassomigliate tal quale.
E nient’altro. Ma una sera burrascosa di autunno, nella disperazione di un doppio naufragio, nel brancolare cieco di due anime ottenebrate, in un esaltamento bizzarro, vinti da una forza ignota, senza volontà, senza memoria, ammalati di passato, inferociti di passato, lo insultarono in un bacio, lo calpestarono in un bacio.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.