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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Cristina, Roma, Voghera, 1908.djvu{{padleft:52|3|0]] rava l’amore solo sotto il giogo coniugale, che è la galera dei liberi cuori. L’autore, Aldo Fiorello, dichiarava d’essere stato ingenuo sino al punto di amare questa stupida, ma che allargatoglisi innanzi l’orizzonte, sapute le tempeste, egli preferiva, sì, preferiva l’amore che la chellerina gli offriva, insieme con la tazza spumante di birra. Di questa poesia Cristina non capì la parola Jehova, ma la credette una bestemmia e si segnò; non capì la parola chellerina, ma intese, in generale, che lo studente si permetteva d’insultarla e pianse di collera.
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