< Pagina:Serao - Cristina, Roma, Voghera, 1908.djvu
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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Cristina, Roma, Voghera, 1908.djvu{{padleft:55|3|0]] sopra un seggiolone e tratta innanzi a sè una sedia, posò il capo bianco sopra la spalliera. Pregava anche lui quella sera, e Cristina, dopo essersi fermata un momento, meravigliata, ricominciò l’avemmaria. Quando il rosario fu finito, le serve scomparvero a una a una, e padre e figlia rimasero soli, nella penombra. Ella stringeva ancora fra le mani, sotto il grembiule, la coroncina.
— Quel Giovannino Sticco ti vuole sposare, Cristinella.
— Lo ha detto a voi, papà?
— Sì.
— E che gli avete risposto?
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