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— Gli ho risposto di sì, Cristinella.

Vi fu un silenzio.

— Giovannino Sticco è un buon giovane — soggiunse il padre — è di buona salute, il suo negozio di generi coloniali è prospero, non ha che sua madre, avrà in tutto trentamila ducati di proprietà, potreste avere la carrozza.

Ella non disse nulla. Ascoltava, pensava, con le mani in grembo.

— Se si mette nel commercio degli spiriti, può fare guadagni grossi; è molto attivo, pieno di buonsenso. Ha trent’anni. Quanti ne hai, ora, tu?

— Ventuno, compiti a maggio.

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