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cristina 65

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Cristina, Roma, Voghera, 1908.djvu{{padleft:67|3|0]] con questo stravagante che tornava così in mal punto? Come avrebbe fatto a liberarsene, di questo Peppino Fiorillo? Alla sera Giovannino Sticco la trovò inquieta e distratta.

— Che avete?

— Niente.

— Tu hai qualche cosa — mormorò Giovannino, dandole per la prima volta del tu.

— Ho mal di capo.

— Va a letto, ti farà bene.

— Vado, buonanotte — disse ella docilmente.

Non potette dormire. Aveva addosso una inquietudine come mai, una febbre che le ardeva il sangue. Mai aveva

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