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cristina 77

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III.

Nella poca luce della lampada che ardeva dinanzi a una immagine dell’Assunzione, Cristina, seduta accanto al letto, stava immobile. Il moribondo giaceva, senza cuscini, con la testa appoggiata al materasso, per impedire l’affluenza del sangue al polmone. Il lenzuolo che lo copriva, macchiato qua e là di sangue, si sollevava appena, sotto un respiro debolissimo.

— Come va? — domandò il medico, piegandosi verso la fanciulla.

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