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— Sempre lo stesso — rispose ella, con un soffio di voce.

— Ha chiesto neve da mangiare?

— Sì.

— Avete rinnovato le vesciche di neve sulla ferita?

— Sì.

— Dà molto sangue?

— Molto: tre asciugamani, da oggi.

Il medico tacque, per poco, come pensando. Poi si chinò sull’ammalato.

— Dorme — disse.

— Non dorme: ogni tanto apre gli occhi.

— La febbre non è forte, per l’infiammazione: solo trentanove gradi e mezzo —

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