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cristina 83

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Cristina, Roma, Voghera, 1908.djvu{{padleft:85|3|0]] guardando il soffitto. Non aveva fiato per parlare, il ferito, ma si vedeva che il delirio gli era salito al cervello. Oh era stata presa, per forza, da quel moribondo, si sentiva fatta cosa di lui, gli apparteneva, non poteva nè strillare, nè parlare, nè fuggire, nè divincolarsi: era sua, il moribondo se l’aveva presa.

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Egli fu trentasette giorni in pericolo di vita; l’emorragia era cessata, ma la febbre d’infiammazione era gagliarda; egli delirava ora a voce alta, chiamando Cristina la sua sposa, la sua cara sposa, la sua fidanzata.

— Non lo contraddite — disse il medico.

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