< Pagina:Serao - Cristina, Roma, Voghera, 1908.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
84 cristina

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Cristina, Roma, Voghera, 1908.djvu{{padleft:86|3|0]]

Non lo contraddiceva: chinava il capo, Cristina, e impallidiva. Il senso della realtà ritornava in lei, facendola acutamente soffrire.

— Vuole sposarvi — le disse un giorno il medico; — che ne dite?

— Non so, non so...

— Tanto ha da morire: dategli questo conforto.

Ella tacque: non lo aveva sentito, in quella notte, che il moribondo la voleva, che il moribondo se la prendeva?

— Dottore, morirò anche io — disse poi.

— Ma che, ma che! Sarete la vedova di un suicidato, ecco tutto. È un romanzo.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.