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sacrilegio 97

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Cristina, Roma, Voghera, 1908.djvu{{padleft:99|3|0]] speratamente in una nuova guerra, assetato di vittoria, abbramato di vittoria, ma incapace di volerla fino all’ultimo. Così, in questi periodi di lotta furibonda e illogica, dove si sciupava il suo ingegno, e di esaurimenti mortali, egli non raggiunse mai nulla. Rimaneva alla porta del tempio, adorando e maledicendo l’idolo, ma non trovando tanta costanza d’imprecazione e di adorazione da essere trasportato al cospetto del dio. Egli fu per essere un grande statista; egli fu per essere un grande artista; egli fu per essere un grande speculatore. Vide il trionfo passargli accanto e, fatalmente immobi-

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