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la moglie di un grand'uomo. 211

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Distacco alcune noterelle dal giornale della giovane sposa.

.... Viaggio bellissimo. Guglielmo a Roma mi ha parlato delle antichità romane, a Firenze delle repubbliche italiane, a Bologna dell’Università, dappertutto di arte e di estetica. In un viaggio di nozze...

.... Gli amici di Guglielmo finiranno per irritarmi. Lo circondano sempre, lo assediano, non me lo lasciano un sol momento; con me poi, o m’inganno o usano una cert’aria compassionevole che mi dà sui nervi. Ce ne è uno specialmente che quando va via, non manca mai di dirmi: «Vi raccomando il grand’uomo.» E l’altro giorno, mi disse con un tôno sentimentale: «Fatelo felice, signora, fatelo felice, perchè la storia ve ne chiederà stretto conto!» Domando io se la storia deve ficcare il naso in certe cose!

.... Siamo a casa. Guglielmo ha quattro librerie, moltissimi libri che sono ammirati dai visitatori, ma egli non legge mai. Io credeva che studiasse almeno otto ore al giorno; mi ingannavo, avrà studiato prima.

.... Orribile, orribile! Egli porta un berretto da notte con un fiocco rosa, col pretesto di conservare l’arricciatura dei capelli!

.... Egli restava ore intiere nel suo gabinetto da toilette e ciò stuzzicava la mia curiosità, — ammesso che marito e moglie sono la stessa cosa, non vi è

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