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46 | dal vero. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Dal vero.djvu{{padleft:49|3|0]]tradimento... sarei tanto curioso di sapere la causa della sua tristezza... ne chiederò a Lulù quando ci ritroveremo un po’ soli...
..... A Lulù piacciono i dolci, me lo dichiarò la seconda sera che andai in casa sua. Bisogna vedere come li rosicchia; i confetti si liquefanno, scompaiono dietro quelle labbruccie rosse, e dopo un momento essa prende una falsa aria di compunzione, per dire che non ve ne sono più. È carina, carina, carina! Mi ha confidato a bassa voce che, quando romba il tuono ha paura e va a nascondere la testa sotto i cuscini; che ha sempre sognato di avere un abito di velluto nero, lunghissimo, col merletto bianco alle maniche ed al collo; mi ha assicurato che sarà gelosa, gelosa come una spagnuola e che comprerà un piccolo pugnale dal manico di acciaio, intarsiato di oro per compiere le sue vendette. È adorabile quando mi ripete queste cosuccie, con quella sua aria fanciullesca e convinta. Anche la Sofia è costretta a sorridere delle follie di Lulù... se fossi intimo con Sofia la consiglierei a sorridere qualche volta; ciò le rischiara il viso..... Quella Sofia! quella Sofia! Chi arriverà mai a conoscere il suo animo?.....
Il libro cadde dalle ginocchia a terra, il nostro giovanotto si riscosse al rumore, si guardò attorno meravigliato, quasi si toccò per riconoscersi. Era proprio lui, Roberto Montefranco, colto in flagrante delitto di meditazione!