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48 dal vero.

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— ..... Ero dietro i vetri.

— Ed hai riconosciuto Roberto, mentre non lo guardi mai? Miracolo! Ti ha egli salutata?

— Sì.

— Come ha tolto il suo cappello?

— Ma... come si toglie sempre.

— E tu hai risposto?

— Mi prendi per una sgarbata?

— Gli hai rivolto un sorriso almeno?

— No... cioè non lo so.

— Sei una cattiva, Sofia. Anche ieri sera Roberto mi parlava di te.....

— Dicendoti che ero cattiva?

— No, ma chiedendomi la causa di questo tuo carattere chiuso chiuso, così differente dal mio. Allora io gli ho sfilato un bel panegirico; gli ho detto che tu sei più buona, più amabile, più amorosa di me e che hai il solo difetto di nascondere le tue qualità. Figurati, che lui mi ascoltava con molto interesse; infine mi ha domandato dell’avversione tua per lui...

— Avversione?

— Così ha detto, e sai, non ha tanto torto! Lo tratti con sì poca cordialità! Ma anche su questo punto ti ho difesa, ho messa su una bugia, cioè che egli ti era molto simpatico, che lo stimavi tanto tanto...

— Lulù!

— Lo so che non è vero; ma Roberto ti vuol del bene, non è una ingratitudine averlo per estraneo?

Sofia buttò le braccia al collo di sua sorella e la

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