Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
58 | dal vero. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Dal vero.djvu{{padleft:61|3|0]]
— Nulla di più possibile che l’impossibile — rispose con gravita Lulù.
— Cara, con questi assiomi! Suvvia; lasciamo fare al tempo; forse regolerà egli le nostre faccende. Ciò non toglie che tu sia una pazzerella.
— Ed una capricciosetta...
— Una testa senza giudizio...
— Ed un cervellino bisbetico. Sono tutto quello che vuoi; fammi la predica, me la merito. Andiamo: non hai nulla più da dire? Io attendo.
— Dammi un bacio e va a letto. Buona sera, bambina.
— Grazie mammina. Buona sera.
— Meglio così — diceva fra sè la buona madre. — Meglio così. Lulù è ancora troppo giovane. Si vedono ogni giorno le tristi conseguenze dei matrimoni senza gusto. Dio ci liberi! Meglio così.
— Auff! — diceva prendendo fiato Lulù. — Che diplomazia ho dovuto spiegare, che arte per vincere la mamma! Sarei un ambasciatore perfetto io! Che trionfo, che trionfo! Altro che il trionfo d’amore! Questo è il trionfo di Lulù!
Si fermò davanti alla porta della sorella ed origliò. Si udiva ogni tanto un sospiro represso: la povera Sofia aveva perduta la quiete.
— Dormi, Sofia, dormi — mormorò a bassa voce Lulù baciando la serratura, quasi volesse baciare la fronte della sorella — quietati e riposa. Ho lavorato per te questa sera.
E la generosa fanciulla si addormentò, contenta e felice per la felicità delle persone che amava.
· | · | · | · | · | · | · | · | · | · | · |
Il tempo, il buon vecchio tempo, l’eterno e giu-