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— Siete anche voi della gita?

— No, no, sentite... — disse lui con voce soffocata.

Ma ella non uscì sul terrazzo. Qualche signora parlava di andar via: ma per trattenere gli invitati ancora un poco, Sofia si mise a cantare il valtzer dell’Ombra nella Dinorah. La gente, in piedi, ascoltava; ma la breve voce simpatica della fanciulla non arrivava a eseguire quei trilli complicati, quelle risposte dell’eco. Sibbene ella cantava quel valtzer come se piangesse, e invero quella musica, che è il pianto di una illusione, pareva un singulto di dolcissima follia.

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