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novella d'amore 13

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— Vedrete che lo uccido, signora.

Senza più dirgli nulla, fattasi un po’ seria nella faccia, Paola si allontanò da lui, a rilento, come se l’avesse colpita una parola dolorosa. Ora tutti complimentavano la signorina Sofia che aveva cantato così bene les adieux de l’hôtesse arabe: e la gracile fanciulla, tutta malinconia, sorrideva modestamente.

— Vi piace Bizet? chiese Sofia a Fulvio, che si era accostato al resto della brigata.

— Bizet? — fece lui come trasognato.

— Sì: vi domandavo se vi piace.

— Assai — mormorò lui, distratto.

La fanciulla gracile e mesta lo guardò e ripetette, come fra sè, le prime parole della romanza francese:

Puisque rien ne t’arrête....

Ma egli non udì, concentrato nei suoi pensieri.

— .... adieu bel étranger — finì Sofia pianissimamente.

Attorno al pianoforte, ora, si rideva. Il mae-

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