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14 | novella d'amore |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Fior di passione.djvu{{padleft:14|3|0]] stro giovanetto, pallido, col grosso ciuffo di capelli neri sulla fronte, arrivato da poco da Londra, raccontava a quei suoi amici napoletani l’ostinazione delle misses e delle mistresses inglesi a volere imparare le patetiche romanze italiane: ne rifaceva le smorfie e le contorsioni, vivacemente col brio del napoletano che si vendica della lunga stagione di nebbia sopportata a malincuore. Tutti ridevano, specialmente il marito di Paola: Paola, ritta in piedi, si sventolava col grande ventaglio di raso nero, dove un pittore fantastico aveva dipinto un paesaggio lunare. E Fulvio, non potendo parlare, guardava Paola: la guardava con tanta intensità, con una fissità così ardente, che a lei le palpebre batterono, due o tre volte, quasi per fastidio. Ma lui non si scosse, avvinto, ipnotizzato, bevendo dagli occhi di lei, che non lo guardavano, il fascino invincibile: ed ella, naturalmente, come se la luce soverchia la infastidisse, levò l’ampio ventaglio di raso nero e si nascose il volto. Ora Fulvio non