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— E soggiunge le ragioni, bella contessa?
— Non le soggiunge, perchè non ve ne sono. Si ama senza ragione e non si ama anche senza ragione. L’amore e l’indifferenza si rassomigliano.
— Voi proferite una frase mostruosa — disse lui placidamente.
— Arriverò tardi al teatro — mormorò lei impazientandosi.
— Sono appena le nove. È ignobilmente presto. Chi è due volte contessa e tre volte marchesa come voi, non può andare al teatro a quest’ora. Io non oserei accompagnarvi.
— Vi farebbe piacere l’accompagnarmi? — chiese lei, lampeggiando vanità dagli occhi.
— ... immenso piacere — mormorò lui, comprendendo la malvagia idea — malgrado il susurrìo di compassione che susciterei nella vostra famosa platea, contessa. Sono sicuro, vedete — e la sua voce tremolò di collera — che mi si compiange.
Ella non rispose nulla. Dopo una pausa, gli domandò: