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176 giuoco di pazienza

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Fior di passione.djvu{{padleft:176|3|0]] sembrava un cuscinetto di raso, una mano troppo morbida che non si osava stringere per timore di guastarcela. Il piede era delizioso, piccolo, sottile, inarcato, con una caviglia elegantissima: per contemplarlo, qualche volta, si dimenticava la testa. La quale aveva un singolare carattere di forza e di energia sopra quel corpo piacevolmente grassotto; era un’anomalia, una sovrapposizione bizzarra. Una testa forte su cui si ammassava una ricchezza cupa e pesante di capelli neri, intrecciati, stretti, raccolti, ma che finivano per piegare le forcinelle e per accumularsi sul collo, sfatti, a sprie semi-ritorte. Sulla fronte nè piccola frangia tagliata, nè ricciolini, nè nulla; si vedeva la nascita dei capelli gettati indietro, folta, possente, tracciando una riga nera sul bianco della pelle. Gli occhi erano nerissimi, brillanti come il jais, ma senza languori di sentimento, e senza profondità di pensiero. Il difetto grave era nelle sopracciglia, troppo nere, troppo folte, quasi riunite in

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