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commediola 305

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— Provate un momento; io proverò ad essere agitato.

Il cameriere venne ad annunziare che era apparecchiato. La signora Lucia si alzò, con un passo affrettato; Federigo la seguì, parlandole sottovoce, dicendole delle scempiaggini che figuravano frasi d’amore — il cameriere si manteneva, come di dovere, a distanza. Ella, arrivata nella stanzina, si lasciò cadere sopra una sedia e nascose il volto fra le mani con molta naturalezza.

— Amica mia, che volete da colazione?

— Amico mio, non ho fame — fu la malinconica risposta.

— Prenderete del Chablis?

— Sì, sì — rispose lei, con la voce gutturale e lo sguardo vagante delle donne che perdono la testa.

Il cameriere uscì con gli ordini. Essi dettero in uno scoppio di risa; non ne potevano più. Lucia aveva le lagrime agli occhi, Federigo si nascondeva la testa nel tovagliolo.

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