Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
340 | novella greca |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Fior di passione.djvu{{padleft:340|3|0]] separazioni. Ci sembrano amare, non sono. Bisogna vivere filosoficamente, godendo la gioia di oggi, non rimpiangendo quella di ieri, non desiderando quella di domani.
— È vero, — rispose lei tranquillamente.
— Poi — riprese lui — il piacere non può essere intenso che sagrificando la sua lunghezza. Per vibrare molto, non si può vibrare per molto tempo.
— È vero — e andò a ballare.
— Quando la fanciulla ritornò, egli ricominciò il suo discorso.
— ....anche l’amore è una cosa volgare e comune. Noi lo poetizziamo, per orgoglio, per fingerci esseri superiori. L’amore non mantiene una sola delle promesse che fa. L’amore è inutile.
— È vero — disse lei per la terza volta.
Nella notte rigida d’inverno lo scoglio altissimo si rizza, tutto nero. È a picco, tagliato