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paolo spada | 49 |
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Io seppi il suo segreto. Una sera, in un’ora di espansione amichevole, mentre io lo interrogava con gli occhi senza parlare, egli mi narrò, lungamente e con frasi entusiaste, tutto un suo nuovo romanzo. Lo lasciai dire, ammirando quella robusta fisonomia di uomo gagliardo che si rischiarava.
— E la protagonista, come finisce? — domandai.
Ma mi pentii subito, poichè lo vidi impallidire.
— Non so, — rispose vagamente, — non so.
— Ascolta, — riprese dopo un silenzio penoso, — ascoltami, poichè ti dirò quello che non dissi a nessuno. Ti spiegherò quale è il cruccio della mia esistenza; quale è la rovina del mio ideale d’artista. Senti. Per me il sogno di quello che scrivo, è così vero che è come la vita. Attorno a me i miei eroi esistono. In me, con me, per me, esistono le mie donne.