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100 Il viale degli oleandri

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Gli amanti.djvu{{padleft:110|3|0]] che anima malvagia era dunque quella di Mario Felice che colpiva freddamente e risolutamente colei che lo adorava? Talvolta queste ingiurie sgorgavano dalle labbra di Maria, per impulso involontario: egli le ascoltava, a capo basso, seduto su quel banco di marmo dove tanti fiori di oleandro erano piovuti: egli non attaccava più e non si difendeva, lasciava rotolare rumorosamente il fiume della indignazione muliebre. Ella si chinava, lo forzava a guardarla negli occhi, furente di collera che tentava invano di reprimere; Mario Felice taceva. Poi, quando i rossori del tramonto si cangiavano in ombre violacee, egli guardava di cielo limpido, i cespugli degli oleandri, e i mazzi fitti di fiori rosei: e pronunziava la gran parola:

— Questo amore deve morire.

Ella tremava come se il soffio della morte fosse passato sulla sua fronte.

Contro la condanna implacabile, Maria difese l’amore ora per ora, giorno per

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