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102 | Il viale degli oleandri |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Gli amanti.djvu{{padleft:112|3|0]] diceva, più calma, quando il colloquio finiva.
Egli sorrideva, con una lieve e fugace ironia. Per qualche tempo, come obbediente a una segreta idea, egli risparmiava Maria e si lasciava ancora amare, non rispondendole quando ella gli chiedeva la ragione della sua contradizione. Ma eran sempre più brevi, le tregue; e ogni volta che essi si rivedevano, direttamente o indirettamente, egli le dimostrava che quell’amore doveva morire. Ah la povera donna, la poveretta come chiudeva li occhi, sgomenta, dinanzi a quella folgorante luce crudele; come trovava nella sua passione le preghiere più umili e pure non vigliacche, perchè questo amore non fosse ucciso proprio da loro! Avevan vinto il tempo e le cose e gli uomini, sormontando e calpestando gli ostacoli, e ora, ora bisognava che questo amore morisse?
— Meglio prima che dopo, — egli ripeteva, sempre.
— Dopo, che? — ella chiedeva.
— Non domandare, lascia stare, tu capisci, forse: o capirai più tardi....