Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
Vicenzella | 123 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Gli amanti.djvu{{padleft:133|3|0]]
— Già: torno adesso da Porta Capuana.
— Hai esatto?
— Ma che! Figurati che ho scambiato una camicia alla signora e non ha voluto pagare. È proprio una disperazione. Stasera, vedi, avevo promesso a Ciccillo, a quel povero fratello mio, così buono, di fargli certi maccheroni con le alici e con l’olio, che gli piacciono tanto.
Sta fresco! Pane e acqua se li vuole.
— Gli piacciono assai?
— Assai.
— Questi sono venti soldi, Carmela, fagli trovare i maccheroni.
— E che vuoi fare? Se lo sa lui, mi grida! Io non li prendo.
— Fammi questo favore, non glielo dire, prendili: me lo fai proprio per piacere.
— Sì, ma te li restituirò.
— Sì, sì, purché li prendi, ora. Digli che venga, poi, stassera, che non se lo scordi.
— Glielo dico, glielo dico.
Anche Carmela sparì, con un passo