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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Gli amanti.djvu{{padleft:134|3|0]] rapido, portando la canestra vuota della biancheria sul fianco. Già il tramonto discendeva sul mare e sulla strada, ma Ciccillo non era comparso, non compariva. Gesualda era tornata, col suo passo di oca grassa, col suo pugno pieno di soldi: e si era portata con sé Fortuna, in casa, per cucinare un po’ di pranzo. La piccolina venne a cercare quattro soldi a Vicenzella, per sua matrigna.
— Non li ho.
— Come non li ha? — -gridò la matrigna, coi pugni sui fianchi.
E venne sulla strada.
— Dammi quattro soldi, Vicenze’.
— Non li ho.
— Non è vero, bugiardona.
— Non li ho: e se li avessi, non ve li darei.
— Sì, per darli a quello straccione, a quel briccone, a quello scroccone! Ora fa all’amore con una sarta, fa.
— Non è vero.
— Me lo ha detto la mamma.
— Non è vero.
— Bene, lo vedrai.