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220 | Il convegno |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Gli amanti.djvu{{padleft:230|3|0]] dove si chiudeva il segreto unico della sua vita. Nella notte gelida e nella solitudine, nel bizzarro giro dei suoi pensieri e dei suoi sogni, egli credeva francamente che la donna, che l’amata, fosse arrivata fino a lui, mirabilmente, misteriosamente, per dirgli che ella lo voleva l’indomani, alle cinque, in quella casa, come nel tempo che si amavano: e silenziosamente e quietamente era sparita, detta l’amorosa parola. Lo credeva, poichè le ore notturne nei loro singolari eccitamenti avevan vinto la sua fredda ragione: e non si domandava, nelle esaltazioni tenere e appassionate, come ella fosse giunta, come fosse partita: e vedeva solamente quell’ideal piccolo volto esangue piegarsi verso lui e dirgli all’orecchio, che il domani, alle cinque, l’amore lo chiamava, l’amore lo voleva.
Le bianche e tristi chiarità dell’alba diradarono la sua febbre e calmarono i suoi sgomenti: la sua ragione parlò: e dopo che ebbe detto le sue calme cose, non restò, a Paolo, che l’ebbrezza della felicità. Forse, Maria non era penetrata nel