< Pagina:Serao - Gli amanti.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
224 Il convegno

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Gli amanti.djvu{{padleft:234|3|0]] ricordasse un giorno di quell’amore, e lo rimpiangesse, e lo desiderasse? Ebbene, ebbene, era accaduto il miracolo spirituale: il tragico capriccio era fuggito e la crudel donna aveva sentito intenerirsi quel suo piccolo cuore di pietra: ella aveva, forse, pianto su sè stessa e sul fedele cuore di uomo che ella aveva gittato via, nella strada: e a mezzanotte, in un momento di solitudine, Maria era stata presa dal soffocante desiderio di essere ancora amata e di amare ancora. Il fato si era compiuto: e Paolo non aveva sofferto invano.

Egli visse, dunque, in quel giorno del convegno, in preda alla letizia indicibile di un amore rinnovellato: e le ansietà e le trepidazioni del primissimo loro convegno, di cui egli si rammentava, non avevano il suggello di questa gioia suprema. Egli uscì tre volte di casa, camminò per le vie, parlò con la gente, assorbito e sorridente, col suo segreto che gli saliva alle labbra in parole di tenerezza e gli velava gli occhi con lacrime di gioia: e tre volte tornò a casa sua,

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.