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Giustino Morelli | 45 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Gli amanti.djvu{{padleft:55|3|0]] cordo di essermi sentita perduta, perduta.
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— Voi, forse, avrete intuito la conclusione della mia istoria. Io ho tradito Giustino Morelli, bruscamente, violentemente, malamente. Con un uomo qualunque, io l’ho tradito. Non me ne chiedete il nome, la condizione, l’età, la bellezza. Un uomo qualunque! Non potevo fare diversamente, credetelo. Ho sentito tutto l’orrore della mia mal’azione, eppure mi è stato impossibile di non farla. In fondo, credo che avessi una ragione oscura e atroce di far quello; e non seppi neppure dirla a me stessa. Giustino Morelli me la disse, nel giorno in cui ci dividemmo, per sempre.
— È vero che mi avete tradito? — mi domandò senza tremare, sebbene fosse così smorto nella onesta faccia.
— È vero — gli risposi con molta alterigia.
— Perchè avete fatto questo?
— Non lo so.
— Lo so io.
— Voi? Voi? Ditemelo, dunque!