< Pagina:Serao - Gli amanti.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
54 Il perfetto amante

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Gli amanti.djvu{{padleft:64|3|0]]lava dalla sua voce, parlava da ogni sua parola, anche la più gelida, come un mite color vivo, come una suggestione giovanile, come quel soffio che fra l’aprile e il maggio dà tante rose ai giardini e alle colline. Compresi, poi, più tardi, che egli era un uomo fatto assolutamente per l’amore e solamente dell’amore occupato e preoccupato, essendo egli materiato e spiritualizzato d’amore; tutto questo non era che la manifestazione del suo temperamento e del suo carattere. Negli occhi, nella voce, nelle parole degli altri uomini può scintillare, vibrare, parlare ogni passione umana, nobile e ignobile: in lui null’altro che l’amore. La sua seduzione, quindi, lenta e fine, aveva anche qualche cosa d’inconscio: e la conquista del mio cuore come della mia persona, non subito, più tardi, fu fatta da lui senza violente richieste, senza drammatiche tristezze, senza fughe improvvise, senz’abbandoni che paiono inconsulti e sono meditati — mezzi, questi, che appartengono al comune degli uomini, a coloro che debbono conquistare le donne con gravi

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.