< Pagina:Serao - Gli amanti.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
Luigi Caracciolo | 75 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Gli amanti.djvu{{padleft:85|3|0]]
— Sentimentale?
— Mi amava.
— Molto fantastico?
— Mi amava.
— Molto appassionato?
— Mi amava.
— Ma che era, dunque?
— Niente altro che un uomo innamorato, senza divisioni e classifiche. Innamorato, ecco.
— Hai detto tutto. Quante lettere al giorno ti scriveva?
— Due, ordinariamente: talvolta tre.
— E tu?
— Nessuna.
— Come sarebbe a dire? Non gli scrivevi?
— Egli aveva rinunziato alla dolcezza di avere mie lettere. Temeva che mi sorprendessero, temeva che le lettere si perdessero, temeva che in casa sua un ladro o un male intenzionato gliele rubasse.
— E aveva rinunziato alle lettere? Questa creatura maschile eccezionale, che rinunzia alle lettere, è esistita?
— Sì.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.