< Pagina:Serao - Gli amanti.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

Luigi Caracciolo 83

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - Gli amanti.djvu{{padleft:93|3|0]]

— Dimmi, dimmi come è finito, — disse carezzevolmente Maddalena Herz, credendo udire una storia d’abbandono.

Beatrice fece uno sforzo per parlare: poi disse:

— Egli è morto.

— Come, morto? — gridò Maddalena.

— Sì, — disse Beatrice, con un atto disperato delle braccia.

— Più tardi.... quando l’amore era finito?...

— No, morto in pieno amore, morto nella verdezza e nell’ardore della passione, morto quando il sogno era diventato realtà e quando la realtà pareva una visione, morto, strappato all’amore!

— Oh poveretto, poveretto!

— Si chiamava Luigi Caracciolo, — singhiozzò l’amante infelicissima.

— Egli avrà dovuto esser disperato di morire?

— No: sulle prime, pareva straziato: poi si rasserenò. Diceva di morir bene, senza disinganni e senza delusioni. Mi adorava, mi benediceva, dal letto di morte. Quanto diventò bello, dopo, Maddalena....

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.