< Pagina:Serao - L'infedele.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
l'infedele | 105 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - L'infedele.djvu{{padleft:112|3|0]] che non erano neppure dei filosofi.
— Ma che ti hanno lasciata una bella fortuna, Paolo.
— Essa è vostra, Chèrie.
— No, no, non mi parlar di denaro, mi secchi — e impallidì, preoccupatissima.
— Se vai in collera, sono pronto a dichiararmi un pezzente. Voi siete amata da un gentiluomo povero, Chèrie, poverissimo.
— Giura che mi ami!
— Io, Paolo Herz, sul mio onore e sulla mia coscienza, giuro di amare di ardente amore la signora Chèrie...
— Da quando?
— Da un’ora e sette minuti, lo giuro, con l’aiuto dell’orologio.
— Scrivi ciò — ella disse, le-
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.