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l'infedele | 111 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - L'infedele.djvu{{padleft:118|3|0]] fiorai, in casa di Chérie. Tutto un novello calore gli inondava il sangue e gli saliva, a sbuffi, al cervello, come se, debole e convalescente, egli avesse bevuto un bicchiere di vino generoso. Egli andò per le vie a piedi, guardando la gente e sorridendo ad essa, come se la conoscesse: si fermò a una quantità di vetrine, incantato delle cose belle che serravano, e volendo cercarne una bellissima per donarla a Chérie. Un bisogno pazzo lo assaliva di parlare, di ridere, di spendere molto denaro, di vivere largamente, con quella donna accanto, immersa nelle più raffinate e più ardenti eleganze: un rigoglio di giovinezza eccitava tutto il suo organismo e gli dava un bisogno assoluto di esser felice