< Pagina:Serao - L'infedele.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
122 l'infedele

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - L'infedele.djvu{{padleft:129|3|0]] nico, passandosi le dita sulla fronte si raccolse un momento e tutta la scena del pomeriggio, con Chérie, gli riapparve, da quel sorriso buono e amichevole dell’entrata, fino a quel bacio varie volte conteso e infine concesso; da quelle vaghe parole di conforto, che ella gli aveva detto con una voce così ammaliante, sino a quel sì, che consentiva, e che era stato un alito, più che una parola. Subito, riarse del trasporto più violento, con un’allucinazione amorosa replicata e sempre più nitida: e maledisse l’ora che non fuggiva abbastanza presto, consumando, invece, in lui, tutto questo entusiasmo.

— Chérie, Chérie, Chérie — andava dicendo, per la casa, mentre

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.