Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
126 | l'infedele |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - L'infedele.djvu{{padleft:133|3|0]] a colonne, nello stile di Enrico II, Paolo la guardava dormire. Forse la luce verde dava riflessi lividi a quel volto di uomo, o pure egli era livido? Ella sorrise, nel sonno: mosse lievemente la testa, come se volesse parlare ed egli si chinò su lei, quasi a raccogliere il segreto di quel sogno. Ma, subito, si rigettò indietro: aveva trasalito, come ad un avvertimento interiore. Stava da tempo così: non osava svegliare la placida dormiente, tutta rosea nel suo sonno giovanile, spirante la leggiadrìa delle creature fatte per l’amore e a cui l’amore dà tanto fascino. Ma quell’ombra, quella luce verdastra, quei grandi mobili austeri fra cui la bionda amava di vivere, come a contrasto di quella sua beltà fresca e vivida, lo op-