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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Serao - L'infedele.djvu{{padleft:135|3|0]] zia? Avrebbe ella supposto che egli fosse andato a uccidersi? Così, egli pensava: e restava, inchiodato, immobile, incapace di dare le spalle a quel caro volto fresco, a quei capelli biondi, sparsi sulla batista dell’origliere; restava, vinto egualmente dal ribrezzo di sè, dalla paura, dalla pietà. A un tratto, l’idea di parlare con Chérie, di dirle qualche cosa, gli fu insopportabile; fissava con occhio attento quella bocca bella socchiusa, da cui sarebbero uscite, forse fra un minuto, le parole di saluto, di interrogazione, a cui avrebbe dovuto rispondere ed ebbe un moto di orrore. Facendo uno sforzo supremo, si voltò, per andarsene, ma urtò in un mobile, qualche cosa tintinnò, Chérie si risvegliò, subito, levando la testa:

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